Ho lavorato anche io a bordo delle navi di Costa Crociere. Per un lungo spensieratissimo anno. Abbiamo fatto le esercitazioni per le emergenze centinaia di volte. C'era il corso su ogni nave che durava 15 giorni e una volta a settimana (o anche due) si faceva la dimostrazione ai passeggeri. Puoi ripetere la lezione anche 1000 volte, ma non sarà mai come trovarsi in una vera emergenza. Mi ricordo che una volta su Costa Atlantica in piena navigazione scattò per sbaglio il segnale di emergenza. Per quanto fossimo tutti preparati, ho ancora viva l'immagine di tutto il corridoio crew (che si preparava per la serata di gala, me compresa) affacciati alla porta, con gli occhi spalancati, in cerca di una risposta. Dopo pochi secondi il comandante si scusa, l'allarme era difettoso e fu riparato al porto successivo. Eppure il panico scorreva già nelle nostre vene. Ora anche se io provassi ad immedesimarmi in loro, comunque non riuscirei mai a provare la stessa sensazione che tutto l'equipaggio avrà provato quella notte. La nave che si incaglia e comincia ad affondare piegandosi a 90° su un lato in mezzo al mare. 1000 persone dell'equipaggio hanno salvato 3000 passeggeri, tranne tre che purtroppo sono morti a causa di infarto e del panico che li ha fatti gettare in mare. Gli stessi passeggeri che adesso stanno abbracciando le loro famiglie, non hanno fatto altro che criticare l'equipaggio che li ha salvati. Parlano di gente impreparata, di occhi sbarrati dalla paura, di poche scialuppe a disposizione data l'inclinazione su un lato. Dovrebbero invece parlare di come ragazzi di 20 anni che fanno gli animatori, di uomini e donne di 50 anni che vedono la famiglia 3 volte l'anno se tutto va bene, di ragazze che volevano solo fare le ballerine, si siano comportati egregiamente, portando in salvo tutti loro, abbandonando la nave per ultimi. Ovviamente sono stati preziosi gli aiuti da terra, con scialuppe supplementari e tutto il resto, ma avete la minima idea di come si gestiscano più di 3000 persone in preda al panico, di notte, in mezzo al mare gelido? IO NO.
Il mio pensiero va a tutti i componenti del crew, perchè credo sia stato davvero un incubo..
I've been working in Costa Crociere ships for a long beautiful year. We did the boat drill almost 100 times. There was the course of 15 days, and the lesson with passegers to explain what to do in case of emergency. You can do the course 1000 times but it will be never as the real emergency. I remember one night, I was getting ready for gala evening like all the others crew member when we heard the sound of fire emergency. We were all prepared for this, nevertheless we were everybody on the door, scared and totally in panic. After few seconds we heard the captain says "It's everything ok, it's just a faulty alarm". Now, also if I can try to be in their shoes, I really can't imagine how they felt.
1000 crew members saved life to 3000 passengers, the same that now are complaining about the fear in the crew's eyes, the unpreparedness and that there weren't too much boat for everybody. This beacuse the ship was folded on the right side.
But I think they have to talk about young guys 20 years old doing entertainement, about old people that see their family just 3 times in one year, or about girls that just want to dance, that saved their life, going down from the ship at the end of evacuetion. Obviously there were also precious helps from the land, but do you know how to keep calm 3000 persons in panic, in the night, in a ship going down, in a freezing sea? I DON'T.
My thought goes to all the crew members that lived this difficoult moment, because I think It was really a nightmare..
caspita ma davvero esiste gente di un'ingratitudine mostruosa!! sei stata carina a scrivere questo post, tante volte non si sa cosa c'è davvero dietro alle cose...
RispondiEliminaaudrey
Concordo in pieno. Se io fossi stata lì i miei ringraziamenti sarebbero andati sicuramente a loro.
RispondiEliminaNon si rendono conto che se sono vivi è grazie a loro. Sapere di avere in mano la vita di 3000 passeggeri non è una passeggiata e le persone se lo dimenticano.
Mio zio lavora da molti anni sulle navi da crociera, prima per compagnie molto piccole (su navi incredibilmente scalcinate!) e poi per MSC. Da un paio di mesi è a casa, si è messo in testa di lavorare con Costa e prima di Natale ha finalmente fatto il colloquio a Genova e dato la sua disponibilità alla compagnia. Partirà a marzo.
RispondiEliminaQuando ho letto di quello che è successo il cuore mi ha perso più di un colpo, non ho potuto pensare che avrebbe potuto esserci anche lui a bordo di quella nave. E' partito un tam-tam su facebook per rintracciare tutte le persone che ha conosciuto in questi anni e che potevano essere su quella rotta: stanno tutti bene quelli che conoscono lui, ma inevitabilmente il pensiero va a chi, in effetti, c'era, a cosa possa aver provato.
C'è sempre un margine ampio di imprevedibilità in tutto quello che si fa, si va incontro alla vita sperando che tutto vada per il meglio, ci si spera sempre...
Questo tipo di nave e venuta molto spesso nei mari del porto di Malta e sono immensi. No posso imaginare come poteva succedere con tutte le technologie di oggi. Mi e dispiaciuto per quelli che non ce l'hanno fatta e per quelli che si sono fatti male....
RispondiEliminaInimmaginabile, ben detto. Ho i brividi.
RispondiEliminacomplimenti per il post! non sono mai stata in crociera, non ho idea del mondo che ci sia a bordo, ma posso immaginare che tutto quello che si poteva fare è stato fatto!
RispondiEliminache tristezza!una persona parte per una vacanza e la vacanza si trasforma in tragedia!
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