martedì 29 maggio 2012

Scritti da voi: Gioielleria Contemporanea


Roberto Intorre nasce 1966 e si laurea in architettura con una tesi che esplora un nuovo canale, staccandosi dagli studi  del macro per esplorare il micro, intitolando la sua tesi "Il Gioiello è/e architettura". 

Un architetto e  designer di gioielli nonchè orafo palermitano che propone un gioiello contemporaneo, che esprime attraverso  le forme, l'uso dei materiali e dei colori, la sua terra.

Diversi i percorsi negli anni, attraverso mostre, sfilate, workshop e collaborazioni che fanno nascere DUNA, per la triennale di Milano, organizzazione nata tra giovani professionisti palermitani dedita a rilanciare la gioielleria e il design siciliano.
Tante le diverse collezioni che all'interno del suo atelier  lasciano incantati chi entra a visionare queste piccole preziose creazioni d'arte e di sensibilità   di un designer attento ai dettagli.

Collezione "Fondali Marini"

Noi di Inciampando siamo rimaste talmente tanto affascinate da Roberto che abbiamo deciso di intervistarlo per voi...

 - “Come inizia il tuo  percorso? Come i tuoi studi in ambito urbanistico  nel settore architettura ti hanno avvicinato alla gioielleria?"

- “Beh ho affrontato una crisi dovuta all'insoddisfazione del percorso che volgeva al termine, cercando di analizzare me stesso e il futuro, mi sono cosi avvicinato allo studio non più del macro ma del micro cioè del dettaglio, affascinato da un piccolo monile indossato da un'amica, mi sono chiesto come poter studiare, disegnare, progettare e realizzare un gioiello" 

Collezione Gocce di Magma


- “E come hai proseguito?”

- "Ho iniziato la mia attività da autodidatta concentrandomi sulla preparazione della tesi, e una volta laureato ho deciso di ampliare le mie conoscenze studiando il mondo dell'oreficeria grazie ad una borsa di studio per la scuola di gioielleria contemporanea portoghese."

- "Dove e come riesci ad avviare il tuo progetto dovendo anche affrontare le prime difficoltà ?"

- "A Palermo riesco a far nascere l'atelier, sito in via bara all'olivella, nel cuore della città; e devo confessare che all'inizio è stato difficile il confronto con il mondo della gioielleria. I vecchi orafi palermitani non considerano la concezione innovativa di design, quindi comincio a studiare cosa vuole il pubblico, cosa ancora non riesce a trovare, unendo la parola “innovazione” al gusto  di ciò che il cliente  richiede e oggi posso dire che la visione che avevo era effettivamente esatta"

Collezione Gocce di Magma


- "E quali sono le difficoltà ad oggi presenti per un orafo e designer ?" 

- "Le difficoltà non sono solo quelle legate alla crisi economica, ma anche il pessimismo generale della gente nel nostro paese. E la burocrazia che devo affrontare per portare avanti l’ attività costringendo la mia creatività in un ruolo poco adatto ad un'animo come il mio"

- "Che materiali utilizzi e che cosa vuoi raccontare attraverso le tue creazioni?"

- "I materiali che adopero e deformo per creare dei monili unici sono metallo, argento e oro,inserendo pietre preziose come coralli siciliani, perle, lapislazzuli, turchese, pietra lavica. Materiali che richiamano  non solo l'attaccamento con la nostra terra ma anche un concetto più profondo, delle differenze tra oriente ed occidente, lo ying e yang, l’uomo e la donna." 

Collezione Perle e Coltelli


- "Quali sono le principali collezioni dove più ti riconosci?"

- "Per esempio Gocce di Magma:  gioielli che parlano di Sicilia, attraverso l'uso di materiali come la pietra lavica o il rosso del corallo siciliano. Collane che ricordano i rosari delle donne siciliane, simboli tanto di fede che tanto profumano di profanità. Portati giornalmente dalle donne “di altri tempi”;  rifugi di amori clandestini lavati via semplicemente sfiorando l’oggetto.
Se devo sceglierne un’altra, sarebbe sicuramente Fondali Marini che per ovvia associazione si appoggia ai colori dei nostri fondali dove originali pesciolini d'argento, diventano chiusure di una collana fatta di lapislazzuli blu."

- "C’è una collezione che invece incuriosisce molto noi: Perle e Coltelli. Come mai questa associazione di oggetti tanto diversi quanto inquietanti?"

- "Perle e Coltelli mostra collane stile anni 20,  un pò "Charleston", ma con un tocco di originalità, l'uso della perla non è baroccheggiante ma essenziale Il coltello invece è uno dei grandi simboli della Sicilia, così le lame, usate spesso per ferire, diventano gioielli che invece adornano e rendono una donna più bella. 

Collezione Gocce di Magma

- "Quale consiglio daresti ai giovani che come te fanno dell’innovazione la loro ambizione?"

- "Consiglio a tutti i giovani di accettare la sfida rimanendo nella loro città d’origine e realizzando i  propri progetti senza abbandonare questa meravigliosa terra."


Articolo di Chiara Cannova, stylist .
Foto di Simona Scaduto.

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