Chi
di noi da bambina non ha posseduto una Barbie con la quale immaginare un mondo
dove catapultarci, per sentirci un pò donne e un po’ bimbe?
Affascinate
dalla sua perfetta bellezza, ci lasciavamo trasportare con la fantasia in un
sogno ad occhi aperti, fatto di party in
ville grandiose, di viaggi in camper
rosa-shocking o auto di lusso, accompagnate da dolci cuccioli e tante amiche.
Ma soprattutto affiancate dall’inseparibile e amabile Ken, il findanzato
perfetto.
Icona
glamour,musa di molti stilisti,capace di adattarsi alle mode ed ai tempi, nasce
nel 1959 da un'idea di una donna, Ruth Handler,che con la sua forza aiuta il
marito e l'amico a fondare la Mattel. Non fa subito fortuna, Barbie infatti non
piacque subito ai negozianti; solo con una massiccia attività di marketing, mai
fatta sostanzialmente per un giocattolo,la “bambolina” divenne la più amata
dalle bambine. In Italia arrivò negli anni '60 e fu un boom, da allora la sua
ascesa verso un mondo platinato,scintillante e glamour è ormai nota.
I
più grandi stilisti la vogliono vestire: Karl Lagerfeld, Donna Karan, Moschino, Calvin
Klein, Benetton, ecc...
Ancora oggi
brand come Twin-Set la richiede come testimonial e modella, la
ritroviamo su noti giornali di moda,
sponsorizza outfit per essere copiati da
tutte noi, noti Hair Stylist come Salvo
Filetti, uno dei creatori di Compagnia della Bellezza, giocano con i suoi capelli biondo platino e si
divertono a darle un look unico e moderno,proprio perchè lei è un simbolo che
non passa mai di moda. In cinquant'anni è stata cantante, modella, ballerina,
principessa, astronauta, donna in carriera, ambasciatrice ONU, mamma; ha
cambiato etnia tante volte quanti sono i paesi nel mondo; ha reinterpretato
look diversi, oggi è una barbie all'avaguardia e tatuata.
E' stata un pò Brigitte Bardot per poi indossare i jeans
negli anni novanta e mostrare l'ombelico nel 2000. E' stata modificata nel viso
e nel corpo sin dalla sua nascita. Ci sono ragazze che sono arrivate a subire
molti interventi chirurgici pur di somigliarle. Le bambine la amano ma
anche gli adulti che spendono fino all'ultimo centesimo per le loro barbie da
collezione.
Siamo
cresciute, lavoriamo e siamo mamme ma in fondo ancora ci piace giocare con la
nostra Barbie e non chiamatela bambola,lei è una Diva.
Articolo di: Chiara Cannova